La macchina a vapore di James Watt, sviluppata tra il 1763 e il 1775, fu un significativo miglioramento rispetto ai precedenti modelli, e fu fondamentale per la Rivoluzione Industriale. Watt non inventò la macchina a vapore, ma perfezionò un modello precedente, quello di Newcomen, rendendolo molto più efficiente e versatile.
Il contributo principale di Watt fu l'aggiunta di un condensatore separato (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/condensatore%20separato). In precedenza, nella macchina di Newcomen, il vapore veniva condensato nello stesso cilindro in cui avveniva il lavoro, raffreddandolo e quindi sprecando calore ed energia per riscaldarlo nuovamente a ogni ciclo. Il condensatore separato permetteva di mantenere il cilindro sempre alla temperatura ottimale, aumentando notevolmente l'efficienza.
Altre innovazioni chiave includono:
La collaborazione con Matthew Boulton portò alla fondazione della Boulton and Watt, un'azienda che produceva e installava macchine a vapore in tutta la Gran Bretagna e non solo. Il watt, l'unità di misura della potenza, prende il nome da James Watt in suo onore.
L'impatto della macchina a vapore di Watt fu enorme, accelerando la meccanizzazione di molte industrie, tra cui quella tessile, mineraria e dei trasporti, contribuendo in modo decisivo alla trasformazione economica e sociale dell'epoca.